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Esclusiva TCV – Massimo Palanca

23 Lug

Intervista Massimo Palanca

 “Questo è un mondo che si evolve in modo costante e bisogna stare al passo”

Per meglio capire la situazione dei giovani in Italia non ci si può che affidare a uomini che con i giovani talenti lavorano quotidianamente, ancor meglio se questi uomini il campo l’hanno vissuto, arrivando all’agognato successo. Per questo motivo abbiamo deciso di arricchire il nostro bagaglio con un’intervista esclusiva a Massimo Palanca.

O’Rey, come lo chiamano i tifosi catanzaresi, abbina perfettamente le due caratteristiche descritte in precedenza: come ex-calciatore ha conquistato Catanzaro portandola nel grande calcio, con il suo baffo inconfondibile e il suo sinistro delicato ha fatto sognare generazioni intere di tifosi. Dopo aver concluso la sua carriera è sempre stato attento alle vicende delle giovani promesse e oggi lavora come selezionatore federale.

Con precisione che ruolo ricopre in Figc ? 

Ho un incarico federale come selezionatore per le Marche della categoria Giovanissimi che ricopro dal 1999 prima a livello nazionale con la direzione di Ottavio Bianchi e successivamente a livello regionale.

Cosa manca al nostro Paese per diventare un punto di riferimento in ambito giovanile?

Attualmente siamo ad un buon livello, ma non possiamo fermarci e dobbiamo continuare a migliorare. Questo è un mondo che si evolve in modo costante e bisogna stare al passo altrimenti si rischia di non riuscire più a recuperare il tempo perso. In passato eravamo competitivi, ma nel corso degli anni abbiamo assistito ad un decremento che può essere attribuito sia all’arrivo dei tanti stranieri nel nostro campionato ma anche alla responsabilità degli istruttori.

Avere esperienze in piazze importanti può essere positivo o negativo per un giovane?

Io l’ho vissuta personalmente. Quando sono sceso giù a Catanzaro avevo 21 anni ed è un’esperienza che consiglio a tutti perché per me è stata fondamentale. Avevo iniziato il processo a Frosinone però a Catanzaro mi sono completato, terminando il processo di maturazione.

Qual è il suo parere sulla regola del minutaggio in Lega Pro, può essere questa la strada giusta?

Sono tutti palliativi che servono a poco. Bisogna crederci nei giovani, mi sembra una cosa assurda che vengano introdotti degli incentivi per farli giocare. Le società dovrebbero pensare ad acquistare meno stranieri perché in Italia ragazzi di pari livello ne abbiamo moltissimi. Inoltre bisogna dare tempo ai ragazzi di crescere, non è accettabile che un ragazzo possa essere subito messo da parte o bocciato se nella prima partita dovesse andar male.

Il 24 Agosto tornerà a Catanzaro, quanto la rende felice ricevere l’abbraccio del popolo giallorosso?

Sono molto legato a Catanzaro e per questo motivo qualsiasi cosa si decida di organizzare mi fa sempre un piacere enorme tornare e salutare amici e tifosi.

 
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Pubblicato da su luglio 23, 2013 in Interviste TCV

 

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